Verbale Assemblea CUSGR – Riunione del 15 giugno 2019
Il giorno sabato 15 giugno 2019, alle ore 11,00, in Aula Radiciotti, Università di Roma Tre (Via Ostiense 234, Roma) si riunisce l’Assemblea dei soci CUSGR con il seguente ordine del giorno:
Sono presenti i soci: P. Arena, Bianchi, Biondi, Bultrighini, Caldelli, Calvelli, Campanile, Castello, Coppola, Criscuolo, Cuniberti, De Luna, De Nardis, De Vido, Evangelisti, Ferrucci, Filippini, Frisone, Galimberti, Gallo, Guizzi, Intrieri, Landucci, Lasagni, Lizzi, Magnetto, Mandatori, Marcone, Mari, Mecella, Mongelli, Motta, Muccioli, Orlandi, Pellizzari, Polito, Porciani, Porena, Ricci, Roberto, Rohr, Sammartano, Santagati, Thornton, Traversa, Urso, Vannicelli, Zizza.
Risultano presenti per delega: Antonetti, Bearzot, Bencivenni, Bianco, Bonanno, Camia, Cenerini, Cresci, Culasso, Fabiani, Facella, Gazzano, Geraci, Lo Cascio, Marchiandi, Prandi, Raggi, Scuderi, Silvestrini, Tuci, Zecchini.
Hanno giustificato la propria assenza i Soci G. Arena, Cassia, Petraccia, Rigato.
Verificato il numero legale, il Presidente apre i lavori.
Il verbale della seduta precedente così come diffuso ai soci nella zona riservata del sito viene approvato all’unanimità. Il Presidente esorta i soci a consultare regolarmente il sito CUSGR che conserva e diffonde documenti e molte informazioni utili relative alle attività dell’associazione.
E’ emerso di nuovo, così, il tema dei dottorati di antichistica che il Presidente sottopone all’attenzione dell’assemblea. Si osserva come in strutture dottorali molto ampie e generiche il dottorato rischi di non essere più un luogo di ricerca, dato particolarmente penalizzante per la storia antica. Si avverte inoltre la necessità di vigilare, e contenere i danni, di una ventilata revisione dell’organizzazione dei dottorati. Alla luce di una sollecitazione di Marina Polito, il Presidente ricorda che il sito della CUSGR ospita uno spazio dedicato ai dottorandi in storia antica (con indicazione di struttura di afferenza, ciclo e titolo del progetto) e invita perciò tutti i soci a inviare le informazioni che consentono di tenere aggiornato questo regesto.
Il Presidente riferisce infine dei contatti con un commercialista di fiducia per verificare ulteriormente l’opportunità o la necessità di un cambiamento dell’assetto societario della CUSGR, che peraltro sembra improbabile e non necessario.
Il Presidente comunica il nome di una nuova Socia aderente (per la quale viene ratificata seduta stante l’ammissione già deliberata dalla Giunta, come previsto dallo Statuto): Michela Nocita.
Procede inoltre a illustrare i dati del Libro Soci che in data odierna prevede 183 tra soci effettivi e soci aderenti. I solleciti a regolarizzare il versamento delle quote hanno dato buoni risultati, ma esiste ancora un gruppo di colleghi che non hanno regolarizzato la propria posizione. Vanno dunque considerati definitivamente decaduti quanti non versano la quota di iscrizione da cinque anni (dunque dal 2014) mentre ci si propone di sollecitare nuovamente i morosi.
Il Presidente esprime un condiviso rammarico per la conclusione poco soddisfacente per la storia antica dell’esito dei processi di valutazione dei Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale ai fini del finanziamento. Per i nostri settori l’impostazione generale del processo di valutazione è stata fatta all’interno non dell’Area 10, ma del macrosettore europeo SSH6: è evidente la discrasia nella collocazione della storia antica la cui posizione cambia a seconda dei parametri utilizzati con evidente indebolimento della sua visibilità.
Quanto all’ANVUR, destano preoccupazione le possibili ricadute di questo incrocio di sistemi in merito alla valutazione dei prodotti della ricerca e in particolare della classificazione delle Riviste.
Sono comunque tutte le discipline antichistiche a essere sottostimate, cosa che provoca la preoccupazione di tutte le consulte coinvolte e in particolare, oltre alla nostra, di quelle di Greco (CUG) e di Latino (CUSL): ci si aspetta che l’ANVUR attenda a perfezionare alcuni orientamenti e criteri che sono stati fino ad ora applicati sia nella valutazione dei periodici sia, più in generale, di tutte le attività didattiche e scientifiche (ad esempio nella ASN).
Il Presidente continua comunicando che dopo la pubblicazione degli esiti del bando PRIN c’è stata una richiesta di accesso agli atti all’interno del nostro macrosettore, che, se pur non avanzato direttamente da colleghi delle nostre discipline, coinvolge comunque l’intera area ERC. Nello specifico si è fatta eccezione in merito alla coerenza dell’applicazione dei criteri in tutte le fasi della valutazione i cui esiti, a processo concluso, sono per questo risultati non del tutto comprensibili.
Ma il problema, sottolinea il Presidente, è assai più generale: alla fine di una fase di valutazione condotta in momenti diversi e con diverse finalità (Riviste, VQR, PRIN) si nota il fatto che per la storia antica la valutazione è stata per lo più affidata a colleghi che non lavorano, o non lavorano esclusivamente, nel nostro Paese, senza nemmeno quella fisiologica rotazione che costituisce un buon dispositivo di equilibrio in ogni processo valutativo. Il Presidente aggiunge che nella formazione dei gruppi di valutazione sono stati esclusi colleghi invece inseriti nel Registro Reprise cui si è attinto a quanto sembra in maniera molto limitata. Sono decisioni che minano dall’interno la presenza e la forza della Storia e in particolare della Storia antica negli Atenei e nella ricerca, che dovrebbe invece essere meglio rappresentata nei gruppi di lavoro dell’ANVUR.
Il Presidente si propone di chiedere un colloquio con il Professor Giuseppe Valditara, Capo Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca del MIUR.
Dopo questa ampia introduzione il Presidente apre la discussione.
Lorenzo Calvelli osserva come nei meccanismi di valutazione dei PRIN al Comitato di selezione dei valutatori sia assegnato un grande margine di discrezionalità, rispetto al quale dovrebbero essere predisposti dei correttivi e richiama all’attenzione dei soci l’importanza che hanno avuto e che sicuramente avranno ancora in futuro le parole chiave attualmente usate.
Franca Landucci aggiunge come a oggi manchi ancora un verbale che espliciti i criteri utilizzati nella valutazione dei progetti e nel finanziamento (in particolare per quei progetti che pur valutati positivamente non sono stati finanziati).
A livello più generale Franca Landucci continua nel richiamare la necessità di finanziare tutta la ricerca, anche con cifre più basse, che comunque consentirebbero l’attuazione di un numero più alto di progetti e una maggiore visibilità della storia antica rispetto ad altre aree dell’antichistica (Filologia e Archeologia) che, come ribadisce Gianluca Cuniberti, godono comunque di una posizione privilegiata. Roberto Sammartano precisa che i finanziamenti del PRIN sono necessari per sostenere la ricerca dei più giovani con assegni di ricerca, il che significa che gli effetti negativi di un mancato sostegno economico sono destinati a lasciare un segno nel tempo e a peggiorare una situazione già difficile.
Gianluca Cuniberti e Rita Lizzi esortano a essere propositivi, con un Manifesto o un Documento per la storia da portare all’attenzione degli organi del Ministero o dell’ANVUR, che possa tradursi in concrete azioni correttive della situazione attuale. A una politica di rilancio della storia antica pensa anche Flavia Frisone, che ritiene che ogni intervento vada comunque inserito in un progetto culturale più ampio.
Nel corso della primavera alcune Società storiche hanno promosso o aderito a documenti di protesta che hanno una chiara connotazione politica. Il Presidente ha ritenuto di non aderire lì dove non si trattasse di temi che riguardassero in maniera diretta la ricerca o l’insegnamento della storia antica alla luce dell’art. 2 dello Statuto che definisce la CUSGR associazione ‘apolitica e non confessionale’. Il Presidente ritiene di mantenere questo orientamento anche per il futuro, a meno che non giunga una sollecitazione diretta da parte dei soci, nel qual caso l’adesione non individuale ma collettiva verrà sottoposta alla discussione collettiva.
Non essendoci altro da discutere, la riunione dell’Assemblea si conclude alle ore 13.45.
Il Segretario
Stefania De Vido
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