sulla bozza dello Schema di regolamento per la razionalizzazione ed accorpamento
delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento
Roma, 9 ottobre 2015
I membri della CUSGR (Consulta Universitaria della Storia Greca e Romana) hanno constatato che nel quadro degli impegni assunti espressamente dal Governo per promuovere la cultura umanistica si profila una grave e pericolosa marginalizzazione della Storia antica, con pesanti conseguenze nel processo di maturazione culturale e civica degli allievi nelle Scuole italiane e con un oggettivo ingiustificabile impoverimento di conoscenze atte a concorrere ad un adeguato processo formativo. Nello specifico, attualmente l’insegnamento della Storia Antica si impartisce nella scuola primaria (solitamente in corrispondenza della quinta elementare) e nella scuola secondaria di secondo grado (in corrispondenza del biennio).
La CUSGR ha già inviato formalmente al Sig. Ministro, in data 21 luglio 2015, una memoria in cui erano segnalate sia le criticità relative all’insegnamento della Storia greca e romana sia quelle relative alla formazione dei docenti delle scuole primaria e secondaria. A tutt’oggi non è pervenuta alcuna risposta, né c’è stata alcuna volontà di attivare un tavolo di lavoro comune con le componenti della Scuola e i rappresentati delle Consulte degli storici. La CUSGR prende ora atto della Bozza dello Schema di Regolamento per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento e riscontra le seguenti criticità, anche rispetto all’attuale situazione regolamentata dal DM 30 gennaio 1998 nr. 39, integrato dalle disposizioni del DM 9 febbraio 2005 nr. 22, e comunque venutesi a creare nelle successive applicazioni delle riforme scolastiche ed universitarie:
La CUSGR invita quindi il sig. Ministro, i responsabili del CUN, i colleghi del coordinamento delle Consulte di Archeologia, Filologia e Storia dell’Antichità e, in particolare, tutti coloro che operano nelle commissioni parlamentari, a tenere conto della fondatezza dei rilievi sopra esposti, i quali sono ispirati alla consapevolezza che la conoscenza della storia antica è patrimonio specifico della cultura italiana, da non disperdere in questa importante fase di riforma della Scuola.
Il Presidente della CUSGR
prof. Giorgio Bonamente