Roma, sabato 28 gennaio 2012
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L’assemblea ordinaria dei soci è regolarmente aperta alle ore 11.30 del 28 Gennaio 2012 presso l’Istituto Italiano per la Storia Antica, via Milano 76, Roma.
Sono presenti 45 soci sui 179 che hanno dato la loro adesione alla CUSGR: Cinzia Bearzot, Serena Bianchetti, Elisabetta Bianco, Giorgio Bonamente, Alfredo Buonopane, Silvio Cataldi, Francesca Cenerini, Laura Chioffi, Virgilio Costa, Lucia Criscuolo, Enrica Culasso, Gianluca Cuniberti, Pia Margherita De Fidio, Mauro De Nardis, Silvia Evangelisti, Luigi Gallo, Francesca Gazzano, Giovanni Geraci, Andrea Giardina, Maria Grazia Granino Cecere, Francesco Guizzi, Franca Landucci, Eugenio Lanzillotta, Marcello Lupi, Manuela Mari, Rosalia Marino, Ida Gilda Mastrorosa, Elvira Migliario, Vincenza Morizio, Daniela Motta, Silvia Orlandi, Maria Federica Petraccia, Marina Polito, Pierfrancesco Porena, Luisa Prandi, Cecilia Ricci, Umberto Roberto, Roberto Sammartano, Elena Santagati, John Thornton, Elisabetta Todisco, Alfredo Valvo, Luigi Vecchio, Amedeo Visconti, Giuseppe Zecchini.
Ai 45 soci presenti vanno aggiunte 21 deleghe: Gabriella Amiotti, Pierina Anello, Luisa Breglia, Silvia Bussi, Maria Domitilla Campanile, Giovanni Alberto Cecconi, Alessandra Coppola, Giovannella Cresci Marrone, Daniele Foraboschi, Alessandro Galimberti, Emilio Galvagno, Silvia Giorcelli, Arnaldo Marcone, Giovanni Mennella, Elena Miranda, Andrea Pellizzari, Eleonora Salomone, Rita Scuderi, Gianluca Soricelli, Alfredina Storchi, Pietro Vannicelli.
Il Presidente, Prof.ssa Cinzia Bearzot, accertato il numero legale, pone anzitutto in votazione il verbale dell’assemblea precedente, che l’assemblea approva. Il Presidente ricorda quindi l’ordine del giorno, così formulato:
1. Comunicazioni del Presidente
a) Entro la data prevista del 31 dicembre 2011 siamo diventati una associazione riconosciuta e abbiamo depositato il previsto modulo EAS. Questo ci impone una gestione trasparente su molti punti: bilancio e gestione dei libri ufficiali (Giunta, assemblea, soci). Questo spiega il motivo per cui vi abbiamo sottoposto il bilancio preventivo del 2012 per via telematica, entro quindici giorni dalla data dell’assmeblea, e oggi vi sottoponiamo il bilancio consuntivo del 2011, già approvato dalla Giunta in data 20 gennaio.
b) In questo periodo vi sono state diverse occasioni di incontro con i colleghi delle altre consulte di antichistica. Alle ultime riunioni della CUSL e della CUG sono stati presenti rispettivamente Virgilio Costa e Federica Petraccia. Il 9 novembre 2011 Federica Petraccia ha inoltre presenziato alla riunione delle aree 10 e 11 del CUN.
L’11 novembre 2011 si sono riunite le consulte di antichistica, di cui ha inviato un resoconto Mauro Tulli che è stato girato ai soci. Il 2 dicembre 2011 le consulte di antichistica hanno incontrato Maria Teresa Giaveri; anche di questo incontro Mauro Tulli ha stilato un resoconto che è stato girato ai soci. E’ stata riscontrata piena convergenza tra la Giaveri e le consulte in tema di valutazione.
Infine, venerdì 20 gennaio 2012 le consulte di antichistica si sono riunite per definire il ranking delle riviste da fornire al GEV 10. Il risultato è stato inviato ai soci. Si precisa che c’è tempo fino al 29 febbraio per eventuali emendazioni e inserimenti. Il Presidente prega i soci di segnalare i problemi, come alcuni hanno già fatto. Nel frattempo la lista del Gev 10 andrà sottoposta ad alcuni esperti valutatori stranieri, poi tornerà alle associazioni per il varo definitivo.
In conclusione, il Presidente sottolinea come la collaborazione con gli antichisti, archeologi compresi, abbia fatto notevolissimi progressi, tanto che si pensa di ufficializzare prossimamente il coordinamento fra le consulte.
c) Per quanto concerne la formazione degli insegnanti, le ultime notizie parlano di una possibile attivazione della LM 14 con il prossimo anno accademico e del TFA a settembre. Come è noto, il 19 dicembre il Ministro ha comunicato la sua intenzione di avvuare un maxi concorso per ripristinare il doppio canale di accesso all’insegnamento e di favorire così i giovani laureati rimasti fuori dalle graduatorie degli abilitati.
d) Il Presidente comunica che il 14 settembre è uscito il decreto sulle abilitazioni nazionali.
Luisa Prandi osserva che allo stato attuale il regolamento non chiarisce i criteri di valutazione dei commissari; in effetti, i criteri saranno forniti in sede di bando. Il Presidente precisa che la prima tornata dovrebbe comunque partire in deroga rispetto a questa questione, con sorteggio diretto da una lista di candidati (che dovranno presentare la candidatura entro 30 giorni dal bando). È prevista la necessità di una maggioranza dei 4/5.
Lucia Criscuolo ricorda che la prima tornata riguarderà le seconde fasce. Il Presidente ricorda che il mancato riconoscimento dell’idoneità comporta il divieto di presentarsi nei successivi due anni, il che dovrebbe indurre i candidati alla prudenza.
e) Il Presidente comunica che il 27 settembre 2011 è uscito un nuovo schema di Regolamento recante criteri generali per la disciplina del dottorato di ricerca. Su tale regolamento il Consiglio di Stato ha emanato il proprio parere, fornendo una serie di rilievi e ritenendolo parzialmente lesivo dell’autonomia universitaria. Le nuove norme creano molte difficoltà alla maggioranza delle Università in merito al numero delle borse (almeno sei + due per ogni sede consorziata), alla composizione numerica del collegio (da cui sono esclusi i ricercatori), alle possibili aggregazioni. Probabilmente molte università, a queste condizioni, non potranno mantenere il terzo livello di formazione.
Elvira Migliario chiede informazioni sul mantenimento delle Scuole di dottorato; il Presidente precisa che ciò è previsto dall’articolo 17.
f) Il Presidente comunica di aver scritto in data 7 gennaio alla prof. Silvia Kanizsa per presentarle il problema dell’insegnamento della storia antica nei corsi di laurea in Formazione primaria. Al momento non ha ricevuto risposta
2. VQR 2004-2010
Il 23 gennaio si è svolta la riunione del GEV di area dieci per fissare i criteri per la valutazione. Non si può dire sia stata molto costruttiva, ma la Presidente Giaveri si è incaricata di fissare alcuni punti e di far circolare un documento da approvare per via telematica. È intervenuto il prof. Sergio Benedetto, coordinatore dell’operazione di valutazione, per fornire alcune informazioni generali. In particolare, ha sottolineato che la valutazione riguarda esclusivamente la parte premiale del FFO 2013; ha inoltre precisato che, quando si parla di peer review, non ci si riferisce alla parità di ruolo ma alla parità di competenza.
La riunione era finalizzata alla presentazione dei criteri di valutazione, da pubblicare entro il 31 gennaio (ora la scadenza è slittata al 29 febbraio, come è stato comunicato ai soci). Si è parlato soprattutto del ranking delle riviste, del rapporto fra criteri bibliometrici e peer review e delle liste dei valutatori.
Benché nel Gev 10 vi sia un condiviso orientamento a privilegiare la peer review, è stato sottolineato che il ranking delle riviste resta comunque utile come orientamento generale e anche per mostrare alle altre aree che gli umanisti non intendono sottrarsi alla valutazione, dato che i criteri che la riguardano dovranno sortire da una decisione comune dell’ANVUR
Quanto ai valutatori, la necessità di evitare conflitti di interesse induce a ricorrere aa valutatori per lo più stranieri; è stato osservato come la cosa possa creare molte difficoltà, sia per la necessità di individuare colleghi stranieri che conoscano bene l’italiano, sia per trovare la loro disponibilità (il lavoro richiede molto tempo ed è retribuito in modo assai esiguo).
È emerso anche il problema delle liste Cineca dei revisori, che appaiono, per tutti i settori, molto ridotte e discutibili. Il dott. Pierluigi Bonetti, del Cineca, presente in via telematica, ha precisato che il MIUR dispone comunque di liste più ampie e ha comunque assicurato la possibilità di integrarle.
Lucia Criscuolo chiede quale sia l’obiettivo della valutazione; il Presidente ribadisce che l’obiettivo è la parte premiale del FFO, ma aggiunge che non è ragionevole escludere totalmente che le valutazioni, una volta fatte, possano servire ad altri scopi.
Giorgio Bonamente ritiene che vada ribadito con decisione che il sistema di valutazione è inutile e anche offensivo per la nostra categoria. Il Presidente risponde che non sembra più possibile sottrarsi alla valutazione, benché le modalità siano folli; è assolutamente necessario governare quetsi processi.
Silvio Cataldi si dichiara d’accordo con il collega Bonamente, rilevando come siamo stati supini di fronte ai cambiamenti ( a cominciare dalla 3+2) che ci sono stati imposti, sulla base di modelli estranei. Sulla valutazione della ricerca il rischio è di privilegiare la quantità sulla qualità. Il Presidente risponde, su quest’ultimo punto, che la richiesta di presentare 3 prodotti in sette anni non sembra eccessiva; semmai il problema è l’uso di criteri meramente bibliometrici, che però nelle nostre aree non si è orientati ad applicare se non parzialmente.
Virgilio Costa ritiene che criteri oggettivi siano invece necessari per garantire trasparenza nelle valutazioni.
3. Bando PRIN 2010-2011
Il 12 gennaio 2012 è stato emanato il Decreto Ministeriale relativo al bando PRIN 2010. Il Decreto modifica il precedente DM n. 1152/ric. del 27 dicembre 2011.
I contemporaneisti hanno diffuso un documento di protesta che è stato fatto circolare tra le associazioni di area 10 e 11 e che è stato sottoscritto dalla grande maggioranza di esse. Il documento firmato è stato inoltrato al Ministro, provocando le correzioni che hanno dato origine al secondo bando. Permanendo i motivi di insoddisfazione, il 17 gennaio Guido Melis e Caterina Pes hanno presentato al Ministro Profumo un’interrogazione sulla questione.
Il Presidente ricorda di aver sollecitato i soci, in data 3 gennaio, a dichiarar la propria disponibilità a fare domanda, anche per favorire aggregazioni ampie in ottemperanza ai criteri del bando. In assenza di significative reazioni, la Giunta, riunitasi in data 20 gennaio, ha ritenuto opportuno limitarsi a fornire alcune informazioni:
Considerando, ovviamente, interessi di ricerca e giustificabilità scientifica dei progetti, teniamo presente che una eccessiva frammentazione non è opportuna.
Giuseppe Zecchini ricorda che in Università Cattolica sono state di fatto estromesse dalla possibilità di presentare un PRIN come sede nazionale sia l’area 10, sia l’area giuridica.
Elvira Migliario conferma per quanto riguarda l’Università di Trento.
Serena Bianchetti segnala che molti stanno perseguendo la strada dei PRIN trasversali tra settori.
Giuseppe Zecchini ritiene comunque che sia possibile presentare anche tre o quattro PRIN all’interno del nostro settore.
Andrea Giardina dichiara di non essere d’accordo sulla necessità di presentare pochi progetti; è necessario infatti presentare progetti coerenti e scientificamente sostenibili per affrontare la valutazione.
Silvia Orlandi ricorda che lo spirito del bando va in favore di grandi aggregazioni e segnala il progetto di cui sarà capofila Gianfranco Paci dell’Università di Macerata (il quale aveva comunque già comunicato la sua intenzione al Presidente).
Lucia Criscuolo ritiene opportuno segnalare il problema di non poter avviare progetti comuni con gli storici medievali, moderni e contemporanei, che si trovano in area 11. Federica Petraccia osserva che lo stesso accade per gli storici delle religioni, anche dle mondo classico, che sono in area 11.
Giovanni Geraci precisa che nella ratio del decreto la preselezione ha come scopo di individuare i progetti migliori. Invita la Consulta a vigilare sulla correttezza di questa operazione. Giuseppe Zecchini concorda.
Luisa Prandi precisa che in realtà il bando fa sì che la possibilità di presentare un progetto come coordinatore preceda la valutazione del progetto e sia quindi da essa indipendente.
Francesca Gazzano chiede che si discuta sui progetti in sede di consulta, dato che si tratta dell’unico momento in cui ci si incontra tutti. Enrica Culasso rileva che la notevole presenza alla riunione esprime l’interesse dei soci. Elvira Migliario esprime a sua volta l’idea che si debba avviare questa discussione.
Andrea Giardina ritiene invece che non sia possibile farlo, essendo le nostre domande di finanziamento di fatto in concorrenza, e che la Consulta non debba assumersi compiti di coordinamento su questo punto, in quanto non le sono propri. Giorgio Bonamente ribadisce questo orientamento; aggiunge inoltre che lo spostamento della selezione all’interno delle Università non favorisce le aree umanistiche.
Il Presidente, constatata la disparità di pareri, ritiene che non sia possibile procedere ad una discussione sui PRIN che vada oltre la disamina dei criteri a cui attenersi; chiude pertanto la discussione.
4. Quota anno 2012
In sede di Giunta, dai consiglieri Lo Cascio, Porena e Costa è venuta la proposta di aumentare la quota a euro 30. La Giunta si è detta d’accordo, ma si è ritenuto doveroso darne preventivamente informazione all’assemblea dei Soci.
Il Presidente fa presente che la quota 2011 è stata pagata da meno della metà dei soci e che se tutti pagassero, l’aumento non sarebbe forse necessari; ritiene inoltre che sia ingiusto far ricadere sui soci in regola le inadempienze degli altri.
Virgilio Costa segnala l’aumento a 30 euro della quota CUSL, giustificata con la necessità di finanziare un convegno dedicato alle giovani leve.
Pur trovandosi d’accordo, il Presidente ritiene sia meglio cercare, per il momento, di indurre i soci insolventi a regolarizzare la loro posizione. Già in sede di Giunta è stato richiesto al tesoriere di sollecitare coloro tra i soci che non avessero ancora provveduto al pagamento della quota associativa per il 2011, invitandoli anche a pagare la quota per il 2012.
5. Bilancio preventivo 2012
In data 3 dicembre 2011, il Presidente ha sottoposto alla Giunta, per via telematica, il bilancio preventivo 2012, redatto dal tesoriere, prof. Pierfrancesco Porena. La Giunta ha approvato il bilancio preventivo 2012 all’unanimità, con l’astensione del tesoriere.
In data 6 dicembre 2011, il Presidente ha sottoposto ai soci il bilancio preventivo 2012 approvato dalla Giunta, per via telematica. Alla data del 31 dicembre 2011 il bilancio preventivo 2012 inviato telematicamente è stato approvato da 47 soci su 176. Avendo votato più di 1/5 dei soci, il bilancio preventivo 2012 viene approvato.
Si dà ora comunicazione dell’avvenuta approvazione.
6. Bilancio consuntivo 2011
Nel corso della riunione della Giunta del 20 gennaio, il Tesoriere, Prof. Pierfrancesco Porena, ha illustrato il bilancio consuntivo della CUSGR relativo all’anno 2011; il bilancio è stato approvato all’unanimità dalla Giunta.
Il Presidente chiede al tesoriere di illustrare il bilancio anche in questa sede per sottoporlo all’approvazione dell’assemblea.
Si segnala che è pervenuta la relazione di approvazione dei Revisori dei Conti (Elisabetta Bianco, Mauro De Nardis, Maria Grazia Granino Cecere).
Andrea Giardina chiede che sia modificato il testo a proposito del riferimento all’Istituto Italiano per la Storia antica come sede legale della Consulta, in modo da non creare obblighi in merito al bilancio dell’Istituto stesso.
7. Attività culturale
Il Presidente sottolinea l’importanza di organizzare un convegno o una giornata di Studi nel 2013. In occasione dell’ultima riunione della CUSGR, i Soci presenti si erano dimostrati d’accordo sul seguente tema: l’Augusteum di Narona. La Giunta ha a sua volta esaminato la proposta approvandola unanimemente; l’assemblea conferma.
Si stabilisce dunque di creare un comitato scientifico e organizzativo per iniziare a lavorare quanto prima intorno a questa proposta. Il comitato è composto dai prof. Giuseppe Zecchini, Alfredo Buonopane e Federica Petraccia.
8. Varie ed eventuali
In assenza di varie ed eventuali, l’assemblea ordinaria dei soci della CUSGR è sciolta alle ore 14.00.
Il presidente
Prof.ssa C. Bearzot
Il segretario
Prof.ssa M. F. Petraccia